La lingua italiana d’oggi

Negli ultimi anni molte parole straniere, sopratutto inglesi, sono diventate molto di moda in Italia. Quante parole di origine straniera ci sono nella lingua italiana? Come delle altre lingue l’italiano ne comprende molte. In Italia si sono sempre usate delle parole straniere per definire cose che a volte non avevano un equivalente in italiano, come ad esempio: il manager, il tennis, i jeans (dall’inglese), lo sputnik, il samovar, la matrioshka (dal russo).

Alcune parole sono state trasformate ed hanno mantenuto il significato ma non la forma o la pronuncia dell’originale, per esempio: il basket (per basketball), l’hamburger (pronunciato senza la “h” e con l’accento sulla “u”).

Altre volte le parole straniere assumono un significato diverso in italiano e sostituiscono parole che già esistevano nella lingua. Quando un italiano mette la macchina nel “ box ”, naturalmente non la mette in una “scatola” ma in una autorimessa, il posto per una macchina si chiama anche il “ garage ” dal francese.

Molti prodotti stranieri mantengono i nomi originali in italiano ma vengono pronunciati all’italiana e pochi capiscono il significato originale delle parole. I nomi del sapone “ Palmolive ” ed un detersivo famoso “ Tide ” sembrano italiani: finiscono persino con una vocale e vengono pronunciati lettera per lettera come una parola italiana.

Molte espressioni nuove vengono diffuse dalla pubblicità e usate dai giovani. Generalmente, quando creano una nuova parola basata su un verbo straniero, gli italiani tendono a creare un verbo regolare della prima coniugazione. Così sono nati verbi come: stressare / stressarsi (usati nel senso di porre o essere sotto pressione), testare (usato nel senso di fare una prova, un test), finalizzare (usato nel senso di portare a termine o concludere). Informatizzare / informatizzarsi, cliccare sul mouse – queste espressioni ci si riferiscono al computer. Agli italiani picciono espressioni come “avere un nuovo look” (nel senso di avere una nuova immagine), “essere in” (essere popolare, alla moda), “essere single” (nel senso di essere non sposato) ecc.

Anche in altre lingue esistono parole “importate” dall’italiano. Qualche esempio dell’influenza dell’italiano sul russo? Eccolo! Nel mondo della musica: adagio, allegro, da capo; quando si parla di cibi: spaghetti, ravioli, broccoli; termini finanziari: agio, lagio, offerta. Nel russo come nell’italiano esistono parole che provengono da molte lingue: dal latino, dal greco, dal francese, dal tedesco, dallo spagnolo, dall’arabo, dal turco ecc. Basta pensarci e ne viene fuori un bell’elenco!

vengono pronunciati – произносятся (voce passiva)

vengono diffuse … e usate – распространяются … и используются (voce pasiva)


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